Sviluppo del chakra del sesso
Il chakra del sesso comincia il suo sviluppo verso il sesto mese dopo la nascita per protrarsi fino a circa due anni. Questo chakra è governato dalle emozioni e sentimenti ed è il primo vero passo del bambino dentro la vita intesa nel senso più ampio. Poter distinguere le emozioni significa infatti avere accesso alla dualità che ci accompagnerà per il resto della vita. In questa fase il bambino comincia a vivere le sue piccole prime esperienze di indipendenza dai genitori. Gattonando infatti adesso potrà allontanarsi dalla madre o il padre per poter esplorare ciò che lo circonda. Questo piccolo ma significativo traguardo nasconde un altissimo valore in quanto significa cominciare a percepire il “sé interiore” che fino ad adesso (sviluppo 1° chakra) era rimasto sopito.
Capita dunque che il bambino, in uno slancio di fiducia nelle sue capacità, si allontani gattonando per andare a vedere qualcosa che ha colpito la sua attenzione. Vorrà afferrarlo e metterlo in bocca, gesto che nasconde la voglia di sentire l’oggetto e dunque percepirne la sensazione (caratteristica tipica del chakra del sesso). Quando l’attenzione verso quest’oggetto diminuirà, il primo chakra ormai già sviluppato tornerà a farsi sentire. Il bambino si renderà conto di non essere sotto la protezione del genitore in quanto il suo campo visivo ma anche la sua percezione delle distanze manca della proprietà della valutazione. Questo scatenerà nuovamente la paura facendolo scoppiare in lacrime. Questa esperienza porterà nuove capacità al bambino in quanto potrà cominciare a fare le prime valutazioni sensoriali (buono, cattivo) e psicologiche (attaccamento e separazione).
Il demone del chakra del sesso è la colpa e in questo senso bisogna saper stare attenti a cosa faremo percepire al bambino. Riuscire a contestualizzare una colpa fa in modo che questa non sia diretta all’inconscio del bambino ma all’evento accaduto. Se ad esempio il bambino si fosse sporcato completamente i vestiti cadendo in una pozzanghera mentre giocava, invece di arrabbiarsi dicendo “Ora per colpa tua bisogna lavare tutti i vestiti!” oppure “Guarda che disastro hai combinato!”, si potrebbe dire “se non stai attento mentre giochi poi succedono questi disastri!”. Nel secondo caso non stimoliamo una colpa diretta ma una responsabilizzazione riguardo il modo in cui si gioca. Ovviamente anche il tono della voce e soprattutto il linguaggio del nostro corpo farà la differenza anche se questo incide più nello sviluppo del terzo chakra: l’ombelico.
Perché la colpa?
La colpa smorza le emozioni. Riprendendo l’esempio appena portato, un bambino che si dovesse sentire in colpa per aver giocato si priverebbe del piacere che il gioco gli ha donato reprimendone anche i lati positivi. Ma non solo. Il chakra del sesso non soddisfatto spingerebbe il suo istinto a ripetere l’azione per goderne finalmente appieno.
Avete presente quando si dice che esiste un innato gusto per il proibito? Beh, è assolutamente “colpa” di questo chakra.
Il proibito ci attrae perché è qualcosa di cui non riusciamo mai a goderne completamente e in questo modo il chakra del sesso insoddisfatto ne reclama insistentemente il diritto di trarne emozione. Di questo meccanismo complesso però, che inciderà anche su risposte di altri chakra (soprattutto in età adulta), ne parlerò più esaustivamente nel nuovo libro in fase di scrittura.
Lo sviluppo del chakra del sesso si strutturerà come detto fino a circa due anni di età, quando già sarà in corso lo sviluppo del chakra successivo: l’ombelico.
Nel prossimo articolo: Lo sviluppo del chakra dell’ombelico.(UPDATE: Pubblicato – clicca qui)
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