Perché è così difficile cambiare la tua vita?
Il cambiamento è un processo di modifica di qualcosa che già conosciamo. La definizione è talmente semplice che sembrerebbe quasi assurdo doverne scrivere una spiegazione.
Beh, non tutto ciò che è semplice a parole lo è nella pratica. Certo, un cambiamento meteorologico lo si accetta così per come avviene, non dipende da noi. E qui sta il punto!
Cambiare è facile e accettabile fin quando il cambiamento avviene oltre il limite della nostra possibilità di agire. A volte vorremmo farlo se esso ci portasse un beneficio (davvero?). Spesso però, cambiare rappresenta un problema. Perché?
La risposta è semplice quanto lo è la definizione. Abbiamo coniato addirittura un proverbio sul perché lo sia: chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova!
Perché allora ci lamentiamo spesso della vita che abbiamo se ciò che abbiamo in fondo rappresenta la nostra sicurezza? E allo stesso tempo: perché sogniamo a occhi aperti?
Probabilmente molti di noi non ci hanno fatto caso, ma rimanere radicati sulle proprie abitudini e sognare, sono due elementi contrapposti! Un sogno non ti busserà alla porta dicendoti: eccomi, sono arrivato! Se mai dovesse accadere, significa che hai cambiato qualcosa! Ricorda: il cambiamento avviene prima nella tua testa, poi nella realtà! Ma quindi, perché è così difficile farlo!?
La risposta come al solito sta nei meccanismi del nostro cervello o meglio, di come ci piace utilizzarlo.
Facciamo qualche esempio:
1. Immaginate due punti (A,B) o segnateli su un foglio. Collegateli fra loro. Ah, che bella linea retta! Vero?
2. Se vi dicessi che la madre di Paolo ha quattro figli: Gennaio, Febbraio, Marzo e…? Non volete dire aprile vero? Eppure, siate sinceri, lo avete pensato.
Come piacciono gli automatismi al cervello! Sono certamente utili, grazie a questi l’essere umano è diventato quello che è adesso. Gli esempi fatti sono banalità, giustificate dall’abitudine di un pensiero verticale che ci sembra naturalmente il più logico. Perché condannarlo!? Il problema però è quando questo meccanismo si fissa a livello inconscio nella vita quotidiana. L’abitudine, per quanto noiosa, ci piace. Siamo in grado di perdere più tempo a lamentarci per la noia che prendere in considerazione l’eventualità di cambiare qualcosa. E poi diciamocelo, lamentarsi in fondo in fondo ci piace. Vuoi mettere una bella e sana disgrazia (degli altri) in confronto a una grandiosa notizia (degli altri)!? Sulla disgrazia siamo in grado di parlarne per ore o anche giorni, dispensare consigli, sentirci psicologi. Sulla grandiosa? Vuoi mettere poi una triste ma bella canzone di un amore sfuggito con una canzone allegra di un amore trovato!? Non c’è paragone!
Questo è il nostro cervello… anzi no… questo è come vogliamo utilizzarlo! Cambiare questi meccanismi ci sembra troppo difficile perché appunto cambiarli rappresenta un peso, uno stress. Eppure al cervello basta davvero poco per abituarsi a fare o a pensare diversamente. Non importa un tirocinio di un anno per imparare a fare qualcosa di diverso, solo la volontà di cambiare. Attenzione però: cambiare, non fingere di farlo!
Sei destrimane? Probabilmente tu bevi portando il bicchiere alla bocca con il braccio destro. Prova a farlo con la sinistra. Strana la sensazione vero? Eppure che vuoi che sia muovere un braccio o un altro per bere? Ricordatelo per almeno 24/48 ore da adesso. La prossima volta ti troverai il bicchiere nella mano destra e penserai: no, devo provare a bere con la sinistra. Sai che farai? Pensaci sinceramente prima di leggere oltre. Passerai il bicchiere dalla mano destra alla mano sinistra e berrai. Questo non è cambiare, è fingere di farlo. Devi prima posare il bicchiere e poi riprenderlo con la sinistra. Capisci la differenza?
Come possiamo cambiare la nostra vita se non siamo disposti a cambiare il modo in cui la viviamo? Siamo quello che siamo perché così ci siamo abituati ad essere. Ma da dove partire?
Da noi, semplicemente ed esclusivamente da NOI! Su questo sito io propongo il mio libro sulla conoscenza del campo energetico per cominciare a prendere consapevolezza, capirne le potenzialità e trovare spunti riflessivi, ma qualsiasi sia il vostro punto di partenza, iniziate a permettervi la possibilità di cambiare.
Non esiste una strada per la libertà, esiste la libertà di sceglierci la strada!