ChakraIn questo terzo e ultimo articolo riguardante le emozioni e sentimenti, andiamo ad analizzare come si collegano con il sistema dei chakra che compongono il campo energetico.

Il sistema dei chakra e dei meridiani sono i principali protagonisti in quanto delegati alla distribuzione dell’energia del nostro campo energetico.

Ogni chakra o meridiano si dice che abbia un demone, ossia uno stato d’animo che facendo la sua comparsa inficia sul funzionamento della struttura energetica compromettendone il corretto equilibrio e interferendo sul suo ambito funzionale.

Cosa si intende con “ambito funzionale” di un chakra?

Un ambito funzionale di una struttura energetica rappresenta la funzione che essa svolge all’interno dell’unità “essere umano”. Trasponendo il concetto sul piano fisico, si può dire che lo stomaco, occupandosi di digerire in filamenti lineari delle molecole proteiche assunte con l’alimentazione al fine di consentirne l’assorbimento successivo da parte dell’intestino tenue, ha come proprio ambito funzionale la “digestione”.

Come visto nell’articolo Emozioni e sentimenti. Come risponde il campo energetico? (1a parte), il 1° chakra teme l’emozione della paura.

Perché quindi l’emozione della paura sarebbe collegata all’ambito funzionale del 1° chakra?

Il 1° chakra, anche detto chakra delle radici o “Muladhara”, si occupa del corpo in senso stretto reclamando il diritto di esistere e di avere (nutrizione). È facilmente deducibile quindi che la paura vada in netto contrasto con questo bisogno primario in quanto è un emozione che mina le radici della nostra esistenza. Avere paura di morire significa infatti avere paura che cessi la nostra esistenza fisica. Anche altri tipi di paura, quali ad esempio la paura di perdere il lavoro, della reazione di qualcuno o anche semplicemente la paura di fare brutta figura si collega a questo chakra in quanto avere paura mette a rischio la nostra serenità del poter vivere e avere.

Prova adesso a pensare a qualche volta in cui hai avuto paura. Questa emozione è cosiddetta “di pancia” ovvero che avverti nel basso addome. La sensazione è ovviamente data dal modo in cui il nostro sistema nervoso agisce a livello fisico ma non a caso, il primo chakra è posizionato all’altezza del plesso coccigeo. Avete presente l’espressione “farsela addosso dalla paura?”. Il chakra delle radici presiede appunto la zona dove la paura si manifesta a livello fisico. Non solo. Nel sistema dei meridiani questa emozione la troviamo associata al meridiano della vescica (Yang).

Nel caso del sentimento collegato, ovvero il timore, la zona di riferimento resta immutata e dunque sempre riferibile al chakra delle radici. Nel sistema dei meridiani, il sentimento del timore lo troviamo associato al meridiano del Rene (Yin), meridiano accoppiato a quello della vescica. Si nota l’attinenza?

Chakra radici

Che cosa accade materialmente quando proviamo paura o siamo intimoriti?

Per spiegare questo processo dobbiamo scendere a un compromesso. La catena di eventi che vedremo in realtà non è un susseguirsi di avvenimenti in quanto il tempo così come noi lo percepiamo non esiste a livello energetico. In parole povere noi siamo abituati che un messaggio, prima di essere ricevuto, ha bisogno di percorrere un determinato spazio in un lasso di tempo per essere captato. Quindi fra A e B quando A lancia un messaggio, B lo riceverà immediatamente dopo. A livello di campo energetico questo non accade in quanto B riceverà il messaggio nello stesso medesimo istante che A lo ha inviato.

Veniamo all’esempio:

Franco sta attraversando la strada in prossimità di un incrocio. Roberto sta guidando un auto e sta arrivando in prossimità dell’incrocio. Maria sta fumando una sigaretta in un momento di pausa in piedi fuori dal suo negozio.

Roberto è distratto. Ha il cellulare in mano e sta componendo un sms importante. Nel farlo, non si accorge che il semaforo è diventato rosso. Appena superato lo STOP qualcosa nel suo cervello gli dice di aver appena compiuto un imprudenza. Alza gli occhi e vede un uomo proprio davanti alla sua macchina. Istintivamente il suo piede cerca il pedale del freno premendolo a fondo. Le ruote fischiano. Il pedone, Franco, è ormai troppo vicino perché la macchina possa fermarsi in tempo e Roberto sterza di lato invadendo la carreggiata opposta.

Franco sta attraversando la strada mentre pensa alla lista delle cose che la moglie gli ha detto di comprare al supermercato. Quando è scattato il verde per l’attraversamento, il suo corpo ha risposto automaticamente mettendosi in moto. C’è qualcosa che sta dimenticando. Improvvisamente, con la coda dell’occhio, dalla sua sinistra vede un auto corrergli incontro. Non ha ancora elaborato cosa sta accadendo quando un forte fischio di ruote allarma i suoi centri nervosi. Franco sente l’adrenalina scorrergli nel sangue e valutando la traiettoria della macchina nota che essa sta scartando di lato. Istintivamente Franco si lancia nella direzione opposta.

Maria sta guardando il traffico pomeridiano. Mentre aspira un tiro di sigaretta la sua attenzione si concentra sull’incrocio vicino al suo negozio. Ha visto scattare il rosso ma un auto sembra non averlo notato. Voltando lo sguardo si accorge che un pedone sta attraversando la strada sulle strisce pedonali. Vorrebbe urlare ma il grido gli si strozza in gola. Fortunatamente, l’auto sterzando evita il pedone che nel frattempo si getta di lato.

Franco ha il cuore a mille, bronchi e polmoni sono a pieno ritmo per incanalare quanta più aria possibile. Finito il primo stato di shock, Franco corre verso Roberto cominciando a insultarlo. Poco importa che anche Roberto sia in fase di shock, Franco è un fiume in piena!…

Le emozioni

Franco, Roberto e Maria hanno tutti un emozione provata in comune: la paura. Il primo chakra ha subìto un attacco dal suo demone.

In questo articolo vedremo solo l’esempio di Franco. L’analisi dettagliata di tutti e tre i partecipanti della storia la potrete trovare nel prossimo libro che è in fase di scrittura e che tratterà proprio tutto il mondo delle emozioni e sentimenti rapportati alle strutture del campo energetico. Una sorta di libro di psicologia energetica.

Tornando a noi, nel caso di Franco, ovviamente, la paura è quella che ha giocato il ruolo più importante. In fin dei conti, fra tutti, solo lui è quello che ha rischiato davvero la vita. L’intensità con la quale si è espressa l’emozione della paura è stata tale da iper-eccitare tutte le sue strutture energetiche con la conseguenza di attivare un eccesso energetico nei chakra che si occupano principalmente degli agenti esterni e una carenza in quelli preposti agli agenti interni. Questa situazione porta alle dinamiche immediatamente successive.

Il chakra del sesso in carenza può portare a una difesa sproporzionata che permetterà lo sfogo delle emozioni degli altri chakra fra i quali:

L’eccessiva reazione egoica (chakra ombelico), dunque una forte rabbia dovuta dal pericolo a cui si è stati sottoposti senza il proprio consenso;

L’assenza di comprensione (chakra del cuore) dovuta in questo caso alla chiusura del chakra (Il chakra del cuore soffre i traumi degli altri chakra);

L’aumento smodato del tono della voce (chakra della gola) per sfogare paura, rabbia e riprendere il controllo egoico;

Mancanza di sensibilità obiettiva (carenza del chakra del terzo occhio);

Confusione e dissociazione fisica (eccesso del chakra della corona).

 

Mettiamo in fila le reazioni energetiche di Franco:

 

1° Chakra 2° Chakra 3° Chakra 4° Chakra 5° Chakra 6° Chakra 7° Chakra
Radici Sesso Ombelico Cuore Gola 3°occhio Corona
Eccesso Carenza Eccesso Carenza Eccesso Carenza Eccesso
Yang Yin Yang Yin Yang Yin Yang

 

Come possiamo vedere dalla tabella, il ciclo Yin-Yang è riprodotto fedelmente ma nell’intero sistema, la predominanza è Yang (4 volte contro 3).

I sentimenti

La paura di Franco potrebbe, se non correttamente elaborata (solitamente se vissuta in solitudine) sfociare nel sentimento del timore. In questo caso, ad esempio, potrebbe insorgere una leggera agorofobia ovvero il timore degli spazi aperti o non familiari. L’agorofobia è anche una forma d’ansia tipica della carenza energetica del 1° chakra.
Vediamo la tabella in questo caso adattata a una possibile conseguenza. ATTENZIONE, non necessariamente il soggetto svilupperà questo tipo di risposta. Questo è solo un esempio.

 

1° Chakra 2° Chakra 3° Chakra 4° Chakra 5° Chakra 6° Chakra 7° Chakra
Radici Sesso Ombelico Cuore Gola 3°occhio Corona
Carenza Eccesso Carenza Eccesso Carenza Eccesso Carenza
Yin Yang Yin Yang Yin Yang Yin

 

Un chakra delle radici in difetto energetico può portare a una forma di compensazione nel 2° chakra, quello del sesso legato agli stati emotivi. Un surplus energetico in questo chakra può manifestarsi con una continua ricerca di emozioni arrivando fino a stati morbosi.

Il terzo chakra in difetto porta a poca dinamicità spesso associata a una fragilità caratteriale.

Il chakra del cuore in eccesso, dovuto alla spinta del chakra del sesso in eccesso, porta a sua volta a stati morbosi sviluppando richieste di esigenza eccessiva.

Il chakra della gola in difetto sortisce una leggera timidezza emozionale (spesso mascherata dal parlare eccessivo (maschera sociale))

Il chakra del 3° occhio in eccesso sviluppa ossessioni o incubi.

Il chakra della corona in difetto porta a sviluppare un pensiero troppo schematico e riduttivo.

In questa situazione, possiamo notare come uno stato di eccesso Yin, porta a situazioni non immediate, ma che scaturiscono nel tempo modificando di fatto il modo di vivere. Un sentimento non correttamente elaborato, essendo di origine psicologica, sortisce un effetto duraturo nel tempo.

 

Io credo che emozioni e sentimenti siano espressioni non verbali del nostro essere che chiedono di essere accettate e soprattutto condivise. Godete appieno quindi di quegli stati che ci trasmettono piacere e lasciamo che quelli negativi escano e muoiano fuori da noi… non dentro di noi!

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